Elvis Presley e le Occasioni Mancate
10.06.2022

A pochi giorni dall uscita del nuovo film autobiografico su Elvis Presley mi piacerebbe spendere due parole su questo grande personaggio, perchè l'esempio della sua vita può essere utile a tutti noi.
Elvis nasce da una famiglia estremamente povera e raggiunge il successo in età giovane.
Il suo tipo di musica è totalmente rivoluzionario: il rock'n roll. Egli è un precursore dei tempi a venire.
Nella società puritana e cattolica degli anni 50' il giovane Elvis si esibisce, durante i concerti, in balletti considerati sexy e osè.
Il suo stile di musica è movimentato, allegro, e di discosta dal tipico stile austero dell'epoca.
Insomma, Elvis è sul piano musicale il precursore del 68', della liberazione giovanile e della contestazione all'autorità culturale-religiosa (e per questo viene accusato addirittura di traviare i giovani e di fare musica satanica).
È importantissimo notare come mutano gli stili musicali, perchè la qualità e la tipologia di musica che ha successo riflettono la coscienza di massa, inoltre hanno il potere di condizionare le persone che a livello spirituale si trovano sul piano emotivo.
Queste persone sono coloro che vivono di emozioni e che non hanno sviluppato capacità di pensiero proprio (esotericamente è detto che costoro sono gli individui senza corpo mentale): i giovani e le anime meno evolute.
I maestri e i loro discepoli più avanzati hanno infatti deciso spesso di reincarnarsi come grandi compositori, proprio per portare avanti un processo di raffinamento del corpo emotivo tra le masse.
Tornando a Elvis sottolineamo che egli era un anima elevata che doveva rappresentare una rottura col passato.
Durante la sua vita, a causa delle condizioni di indigenza della famiglia, fu sempre attratto dal denaro: desiderava fermamente essere ricco e famoso.
Aveva un rapporto strettissimo con la madre, la quale era una donna piuttosto incline alla lamentela e con forti valori leonini del tema natale (all'ottava bassa). Insomma era una donna di cui molti avrebbero potuto affermare: "tutto il mondo ruota attorno a lei e ai suoi problemi".
Nel tema natale di Elvis è infatti sottolineato l'aspetto problematico nel rapporto con la mamma, e che il bambino avrebbe necessitato di più attenzioni.
Insomma, abbiamo un giovane Elvis che è legatissimo alla mamma, la quale è una donna abbastanza teatrale che tende a mettere le sue necessità assolutamente in primo piano, non considerando che mettendosi su un piedistallo e facendo la vittima avrebbe potuto influenzare negativamente suo figlio.
Il ragazzo vuole infatti diventare ricco e famoso anche per aiutare economicamente la famiglia, e con tutta probabilità è influenzato dal vittimismo di stampo teatrale della mamma.
Raggiunge il successo, diventa un icona sexy, è idolatrato dalle donne e guadagna milioni di dollari.
Nel fare questo è aiutato dal suo manager, il colonnello Parker, il quale è uno uomo profondamente attaccato al denaro.
Il colonnello desidera che Elvis faccia l'attore e canti in film che al giovane non piacciono, ma per denaro egli accetta.
Ad un certo punto della sua vita però accade una cosa importante.
Elvis non è più un ragazzo ma un uomo.
Ha raggiunto un successo planetario, è stato l'idolo di una generazione, tuttavia è dipendente da farmaci e quello che fa non è più in linea con la sua anima.
Inizia ad annoiarsi, ad essere stanco di tutto. Niente in fondo l'ha reso felice: successo, denaro, fama.
Inizia a interessarsi al risveglio spirituale e a divorare libri sulla materia (essendo un' anima elevata, questa inizia a farsi sentire prepotentemente).
Scopre un mondo aldilà della mondanità.
È un uomo ormai arrivato, però infelice, anzi disperato.
Trova quello che serve alla sua anima, vero e proprio cibo spirituale, nella lettura dei classici della spiritualità.
Ecco, questa è una fase importantissima nella vita di una persona che può risvegliarsi.
In Elvis accade un mutamento interiore profondissimo: l'occasione per un cambiamento di vita è arrivata. Il nuovo è arrivato: una vita più ritirata, contemplativa, meno materiale.
Tuttavia il colonnello Parker pretende che i libri vengano bruciati: infatti essi sono accusati di traviarlo e di deviarlo dalla carriera.
Inoltre ricatta Elvis per quanto riguarda il suo ruolo di attore: il cantante avrebbe voluto andare in tournee in Europa e smettere di fare film, a costo di licenziare il suo manager che invece desiderava il contrario, ma il colonnello Parker è un uomo che è interessato solo al profitto e ai suoi interessi, dunque minaccia di constingere Elvis a pagare una cifra di denaro astronomica per interrompere la collaborazione.
Il cantante cede alle richieste del colonnello, che gli concede di andare in tournee solo nelle Stati Uniti.
Elvis dunque non asseconda il suo mutamento interiore e rimane legato al passato: fare soldi, ottenere successo. Interrompe la lettura dei libri che amava e torna al passato.
Ha paura di andare sul lastrico interrompendo la collaborazione con il colonnello Parker e dunque si ritrova in una situazione di stallo. Non ha il coraggio di affrontare la situazione. Sceglie la via facile.
Elvis Presley muore a 42 anni, pochi anni dopo, di infarto.
La vita ci mette di fronte a delle scelte le cui conseguenze possono essere incredibilmente positive o al contrario totalmente distruttive.
Non ci costringe però: siano noi che dobbiamo fare la scelta giusta, con coraggio.
Elvis avrebbe potuto risvegliarsi spiritualmente, cambiare forse stile musicale, condurre un tipo di vita più soddisfacente rispetto alle sue nuove necessità.
Perchè la vita è cambiamento, e quando la chiamata arriva, tu non puoi aggrapparti al passato.
Il caso di Elvis è emblematico.
Che vogliamo ammetterlo o no in tutti noi c' è un Elvis.
C' è sempre un momento in cui dobbiamo scegliere e dimostrare coraggio.
E se il mutamento interiore arriva, dobbiamo considerarlo una benedizione e assecondarlo.
Ciò che è perfetto per noi in un certo periodo della vita, potrebbe essere un inferno in un altro.
Credo che Elvis abbia comunque imparato la lezione e che la prossima volta, nella prossima vita, compirà scelte diverse.
E spero anche che la sua storia aiuti tutti noi a imparare a scegliere, nonostante le scelte siano a volte difficili.
Emanuela e Phil
Elvis nasce da una famiglia estremamente povera e raggiunge il successo in età giovane.
Il suo tipo di musica è totalmente rivoluzionario: il rock'n roll. Egli è un precursore dei tempi a venire.
Nella società puritana e cattolica degli anni 50' il giovane Elvis si esibisce, durante i concerti, in balletti considerati sexy e osè.
Il suo stile di musica è movimentato, allegro, e di discosta dal tipico stile austero dell'epoca.
Insomma, Elvis è sul piano musicale il precursore del 68', della liberazione giovanile e della contestazione all'autorità culturale-religiosa (e per questo viene accusato addirittura di traviare i giovani e di fare musica satanica).
È importantissimo notare come mutano gli stili musicali, perchè la qualità e la tipologia di musica che ha successo riflettono la coscienza di massa, inoltre hanno il potere di condizionare le persone che a livello spirituale si trovano sul piano emotivo.
Queste persone sono coloro che vivono di emozioni e che non hanno sviluppato capacità di pensiero proprio (esotericamente è detto che costoro sono gli individui senza corpo mentale): i giovani e le anime meno evolute.
I maestri e i loro discepoli più avanzati hanno infatti deciso spesso di reincarnarsi come grandi compositori, proprio per portare avanti un processo di raffinamento del corpo emotivo tra le masse.
Tornando a Elvis sottolineamo che egli era un anima elevata che doveva rappresentare una rottura col passato.
Durante la sua vita, a causa delle condizioni di indigenza della famiglia, fu sempre attratto dal denaro: desiderava fermamente essere ricco e famoso.
Aveva un rapporto strettissimo con la madre, la quale era una donna piuttosto incline alla lamentela e con forti valori leonini del tema natale (all'ottava bassa). Insomma era una donna di cui molti avrebbero potuto affermare: "tutto il mondo ruota attorno a lei e ai suoi problemi".
Nel tema natale di Elvis è infatti sottolineato l'aspetto problematico nel rapporto con la mamma, e che il bambino avrebbe necessitato di più attenzioni.
Insomma, abbiamo un giovane Elvis che è legatissimo alla mamma, la quale è una donna abbastanza teatrale che tende a mettere le sue necessità assolutamente in primo piano, non considerando che mettendosi su un piedistallo e facendo la vittima avrebbe potuto influenzare negativamente suo figlio.
Il ragazzo vuole infatti diventare ricco e famoso anche per aiutare economicamente la famiglia, e con tutta probabilità è influenzato dal vittimismo di stampo teatrale della mamma.
Raggiunge il successo, diventa un icona sexy, è idolatrato dalle donne e guadagna milioni di dollari.
Nel fare questo è aiutato dal suo manager, il colonnello Parker, il quale è uno uomo profondamente attaccato al denaro.
Il colonnello desidera che Elvis faccia l'attore e canti in film che al giovane non piacciono, ma per denaro egli accetta.
Ad un certo punto della sua vita però accade una cosa importante.
Elvis non è più un ragazzo ma un uomo.
Ha raggiunto un successo planetario, è stato l'idolo di una generazione, tuttavia è dipendente da farmaci e quello che fa non è più in linea con la sua anima.
Inizia ad annoiarsi, ad essere stanco di tutto. Niente in fondo l'ha reso felice: successo, denaro, fama.
Inizia a interessarsi al risveglio spirituale e a divorare libri sulla materia (essendo un' anima elevata, questa inizia a farsi sentire prepotentemente).
Scopre un mondo aldilà della mondanità.
È un uomo ormai arrivato, però infelice, anzi disperato.
Trova quello che serve alla sua anima, vero e proprio cibo spirituale, nella lettura dei classici della spiritualità.
Ecco, questa è una fase importantissima nella vita di una persona che può risvegliarsi.
In Elvis accade un mutamento interiore profondissimo: l'occasione per un cambiamento di vita è arrivata. Il nuovo è arrivato: una vita più ritirata, contemplativa, meno materiale.
Tuttavia il colonnello Parker pretende che i libri vengano bruciati: infatti essi sono accusati di traviarlo e di deviarlo dalla carriera.
Inoltre ricatta Elvis per quanto riguarda il suo ruolo di attore: il cantante avrebbe voluto andare in tournee in Europa e smettere di fare film, a costo di licenziare il suo manager che invece desiderava il contrario, ma il colonnello Parker è un uomo che è interessato solo al profitto e ai suoi interessi, dunque minaccia di constingere Elvis a pagare una cifra di denaro astronomica per interrompere la collaborazione.
Il cantante cede alle richieste del colonnello, che gli concede di andare in tournee solo nelle Stati Uniti.
Elvis dunque non asseconda il suo mutamento interiore e rimane legato al passato: fare soldi, ottenere successo. Interrompe la lettura dei libri che amava e torna al passato.
Ha paura di andare sul lastrico interrompendo la collaborazione con il colonnello Parker e dunque si ritrova in una situazione di stallo. Non ha il coraggio di affrontare la situazione. Sceglie la via facile.
Elvis Presley muore a 42 anni, pochi anni dopo, di infarto.
Muore obeso e tossicodipendente, dopo anni di eccessi che hanno distrutto la sua salute.
Cosa sarebbe successo se al momento giusto avesse cambiato vita?La vita ci mette di fronte a delle scelte le cui conseguenze possono essere incredibilmente positive o al contrario totalmente distruttive.
Non ci costringe però: siano noi che dobbiamo fare la scelta giusta, con coraggio.
Elvis avrebbe potuto risvegliarsi spiritualmente, cambiare forse stile musicale, condurre un tipo di vita più soddisfacente rispetto alle sue nuove necessità.
Perchè la vita è cambiamento, e quando la chiamata arriva, tu non puoi aggrapparti al passato.
Il caso di Elvis è emblematico.
Che vogliamo ammetterlo o no in tutti noi c' è un Elvis.
C' è sempre un momento in cui dobbiamo scegliere e dimostrare coraggio.
E se il mutamento interiore arriva, dobbiamo considerarlo una benedizione e assecondarlo.
Ciò che è perfetto per noi in un certo periodo della vita, potrebbe essere un inferno in un altro.
Credo che Elvis abbia comunque imparato la lezione e che la prossima volta, nella prossima vita, compirà scelte diverse.
E spero anche che la sua storia aiuti tutti noi a imparare a scegliere, nonostante le scelte siano a volte difficili.
Emanuela e Phil