Il Pensiero Positivo: una Filosofia Pericolosa

16.11.2019

Mi è capitato di parlare con persone che aderiscono alla filosofia del pensiero positivo.
Queste ultime credono che se in stato di veglia ti costringi a pensare a cose belle, allora attirerai situazioni positive.
Non metto in dubbio che lasciarsi andare eccessivamente a pensieri negativi sia dannoso.
Ma attenzione a non fare di quello che è semplice buon senso un dogma o una filosofia.
I traumi che generano schemi di pensiero negativi inconsci non scompaiono automaticamente perché ci si costringe a pensare positivo, anzi, se così si fa, essi prendono forza.
Quello che fate quando vi costringete a comportamenti del genere, è mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi per non vedere.
Rafforzate solamente schemi negativi ed emozioni che si sedimentano sempre più nel vostro subconscio, acquisendo sempre più potere su di voi.
Non vi stupide poi se la notte fate continuamente incubi (come mi è capitato di sentire), questo è dovuto al fatto che non permettete alla mente di sfogarsi e la reprimete.
Attenzione a filosofie del genere, sono estremamente dannose ed alla lunga distruttive.
Se volete fare qualcosa di veramente buono per voi, non reprimete la vostra mente ma fatela sfogare, rimanendo osservatori distaccati privi di giudizio riguardo a ciò che vedete o sentite dentro di voi.
Questo,anche se è un po faticoso, vi donerà molta comprensione su voi stessi e vi libererà da molti mali.
È come liberarsi dal veleno, ne avete bisogno. Ma attenzione a non fuggire dalle emozioni negative, altrimenti non le espellerete mai.
Il pensiero positivo è più da intendersi come un approccio alla vita: è l'aprirsi al vedere che ciò che ci accade ha sempre un senso, che c è sempre una lezione dietro a tutto, che non bisogna mai mollare.
È la giusta attitudine al superamento delle crisi e la capacità di apprezzare ciò che si ha e ciò che è la vita, al di la della durezza delle prove che essa ci pone davanti. Tutto il resto è ipocrisia.