New Age

Comprendo l'attrazione che in moltissimi provano per la New Age, l'espansione della coscienza collettiva, l'apertura dei chackra, le energie etc... tuttavia, senza voler sminuire nessuno, quando sento parlare la maggior parte degli operatori o conferenzieri New Age mi sembra onestamente parlino di aria fritta.
L'uomo ha a che fare con PROBLEMI PSICOLOGICI che deve superare per star bene. È inutile discutere di chackra o di decreti di Saint Germain se poi dentro di te sei un bambino traumatizzato e impaurito.
Le sfide dell'anima sono di tipo psicologico. La new age sta facendo illudere molte persone. Non otterrete mai nulla di duraturo se non lavorando sulle vostre ferite psicologiche. Se volete espandere la vostra coscienza potete farlo iniziando a superare le vostre paure. La paura è un energia di bassa vibrazione che è sempre presente, seppur in maniera inconscia, dentro di voi. Più superate le vostre paure, più la vostra energia si alza.
La vostra emanazione generale dipende dalle emozioni agganciante al vostro subconscio. Se dentro di voi sono presenti numerosi traumi, senso di mancanza del proprio valore, senso di colpa nato quando eravate piccoli, come potete sperare di aumentare la frequenza del vostro corpo e della vostra aura?
Se fosse semplice lo farebbero tutti.
Le paure potete superarle con atti "psicomagici", come affermava Jodorovski, o con l'Ipnosi (meditazione introspettiva in stato di presenza attenta e consapevole). In piú la presenza continua, l'esserci con tutti voi stessi quando si presentano emozioni negative, senza giudizio e senza cercare di evitarle ma solo prestandogli attenzione, con il tempo le trasforma nelle ottave energetiche superiori. É la via alchemica dell'attenzione prolungata.
Questi sono i metodi per ottenere risultati duraturi. Non c'è nulla di miracoloso, solo un lavoro meticoloso che dura anni.
All'infuori di questo, le prescrizioni di comportamento New Age non hanno nessuna utilità. Si promettono risultati strabilianti senza fatica e nessun tipo di lavoro psicologico su di sé. Non fatevi prendere in giro.
La stesso comandamento cristiano di amare gli altri come te stesso è la regola di comportamento più elevata che esista, tuttavia rimane solamente un buon proposito irrealizzabile se dentro ci portiamo paura, traumi e scarso amore di sé. L' amare gli altri come noi stessi è il risultato al quale il lavoro su noi stessi dovrebbe condurci, ed è qualcosa di totalmente irrealizzabile per l'uomo medio. Se hai il cuore chiuso e pensi solo ad affermare te stesso perché hai paura del prossimo, come fai ad amare gli altri come te stesso?
Il lavoro psicologico, l' essere continuamente presenti a noi stessi, il riconoscere la dimensione dell'Io Sono interiore e il non spostarsi con la coscienza da quella sensazione per evitare di essere proiettati nel marasma della periferia del nostro essere, il donare di cuore quello che si ha e si è ottenuto per far spazio a qualcosa di nuovo e per espandere il centro cardiaco ed essere gioiosi, il cercare di mettere da parte l'interesse egoistico quando ci si rende conto che l'interesse generale é piú importante, sono le fondamenta dell'evoluzione e dell'ascensione.
I newagisti credono che con qualche meditazione o visualizzazione, o l'invio di qualche forma pensiero positiva a distanza si risolvano i problemi individuali e del mondo. La disciplina iniziatica per loro non esiste. In generale, sono orientati egoisticamente verso l'ottenimento di qualcosa che soddisfi l'ego. Chi lavora seriamente su di sé invece, come conseguenza dell'amore che inizia spontaneamente ad emergere da lui, desidera servire Dio (o la vita se preferite), esserne solo uno strumento. In realtà egli ama il piano divino perchè ne percepisce distintamente i propositi, e desidera attuarli. Non pensa a se, la sua gioia consiste nel servizio.
Cercate di distinguere le filosofie e le pratiche che tendono più al lato oscuro che al lato luminoso della vita. I maestri hanno una coscienza di tipo impersonale, se chiedessimo loro come si definiscono, ci risponderebbero con il silenzio, come fece una volta il Cristo. Il silenzio significa che non sei qualcuno, che sei il nulla, o se preferisci il tutto (se per voi c é differenza). Il nulla non ha desideri propri, è semplicemente un canale divino.